Oggi sembra meglio di ieri, ancora non pronto per sorrisi accattivanti, ma deisamente lanciato a sorprendere me stesso.
Ho freddo, non essendo mai stato un tipo freddoloso la cosa mi stupisce, è un freddo che non ha temperatura che si possa rilevare, lo sento passarmi attraverso come se fosse fatto da centinaia di minuscoli raggi cosmici composti da elementi di una natura al mondo sconosciuta.
Mi sollevo dal letto con apparente non fatica la mattina al risveglio, mi addormento con una fatica incalcolabile la notte.
Ho finito di leggere il mio 5 libro dall’inizio del nuovo anno, sono appena sopra la mia media, per un po’ smetto.
Ho calcoli da fare che non farò, carte da verificare che non verificherò, chiamate da fare che non chiamerò.
Questo periodo mi sembra avvolto da uno strato appena percepibile di cellophane , il respiro lo posso vedere perchè fa condensa a contatto con il freddo del di fuori.
Ho acceso la moto, l’ho fatta correre per un po’ di kilometri, sia io che lei ne avevamo bisogno.
Adesso a casa stento a credere, che le miei mani siano su una tastiera, su un nuovo blog, la mia non coerenza e le mie promesse non mantenute a me stesso non mi sorprendono pero’ piu’ di tanto.